Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: F. Bozza, A. Caraceni, A. Gimelli, A. Senatore

Collana: CA - 55 - Bari Matera 2000

Note:
Si riportano i risultati di un’indagine sperimentale molto ampia, condotta su un motore 16V 1250 cm 3 ad accensione comandata, finalizzata alla verifica e messa a punto di un codice di simulazione completo, che utilizza una schematizzazione unidimensionale del flusso nei condotti ed un calcolo quasidimensionale del processo di combustione nei cilindri. Il confronto con i dati sperimentali è effettuato con riferimento a circa 250 diverse condizioni operative rilevate sul motore posto al banco presso il DIME dell’università di Napoli. Ciò ha consentito di verificare in particolare l’efficacia del modello di combustione turbolento adottato, basato sui concetti della geometria frattale, e di una nuova schematizzazione numerica del flusso attraverso la valvola a farfalla. Il modello è pertanto in grado di ricostruire fedelmente le curve di prestazione del propulsore in tutto il suo campo di funzionamento, utilizzando, quali unici dati di ingresso, oltre alle sue caratteristiche puramente geometriche, la velocità di rotazione, l’angolo di apertura della valvola a farfalla, il rapporto aria/combustibile e l’anticipo all’accensione. L’attività suddetta, svolta in collaborazione con il centro ricerche ELASIS della Fiat, mira a verificare, mediante uso di tale approccio modellistico, i vantaggi ottenibili dall’adozione di diversi

schemi VVT (Variable Valve Timing). La memoria riporta, a valle della fase di verifica e messa a punto del modello, una sua applicazione relativa alla predizione degli effetti derivanti dall’adozione del più semplice schema VVT, riguardante la sola variazione dell’istante di apertura delle due valvole di aspirazione, a pari durata angolare di tale fase. I vantaggi ottenibili sia in termini di andamento della curva di coppia alla massima apertura della valvola a farfalla, che in termini di consumo specifico ed emissioni di ossidi di azoto durante il funzionamento ai carichi parziali, sono quantificati e discussi. Il metodo consente, inoltre, di stabilire le migliori strategie di regolazione del motore in risposta all’obiettivo della riduzione dei consumi oppure del contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti.