User

Password

Recupero Password

Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Luce naturale e comfort: per una qualità ambientale nelle costruzioni

Pubblicazione


Autore: M. Sala

Collana: AA - 2000 Firenze - La normativa nel settore del benessere ambientale

Note:
L'illuminazione naturale diventa un problema secondario a partire dalla seconda metà dei XX secolo, quando si ha una larga disponibilità di energia elettrica ad un basso costo, e nel momento in cui ci si accorge che l'illuminazione elettrica può avere un'efficienza maggiore ed essere più comoda dell'illuminazione naturale.

Forse, il vantaggio maggiore dell'illuminazione artificiale è stato - e forse ancora lo è - la semplicità e la flessibilità, permettendo una progettazione più libera che non tiene conto della localizzazione e delle dimensioni delle aperture.

Sostituire adeguatamente la luce naturale nelle aree di lavoro significa cercare di ottenere una costante quantità di luce nelle zone di lavoro interagendo con l'estrema variabilità di intensità e di direzione rappresentata dalla luce naturale.

Ma altri problemi tuttavia entrano in gioco nel progettare le condizioni di illuminazione interne negli edifici, legati non solo agli specifici aspetti di illuminotecnica, ma anche alle conseguenze dei dimensionamento e della posizione delle finestre sul comfort ambientali.

La crisi energetica degli anni '70 ha portato a riconsiderare tutte le potenzialità della luce naturale, anche se all'inizio si erano enfatizzati solamente gli aspetti energetici, senza considerare le potenzialità che l'uso dell'illuminazione naturale esprime a livello estetico e le capacità di soddisfare le necessitai degli utenti.

In base alle zone climatiche e alla tipologia degli edifici l'uso della luce naturale può portare ad un sensibile risparmio energetico. Ad esempio un edificio che si trova in una zona costiera temperata, utilizzando la luce naturale, riesce a raggiungere un risparmio dei 20%.

In edifici come scuole, uffici, piccole industrie spesso il 50 % dei consumo energetico è dovuto all'illuminazione elettrica. In più, durante l'arco dell'anno, delle 8760 ore di lavoro, circa 5700 ore sono svolte di giorno; di conseguenza, una larga quota dei consumi energetici potrebbe essere ridotta o addirittura eliminato se si utilizzasse la luce naturale.

C'è un altro elemento collegato al problema energetico, che influenza la possibilità di utilizzare la luce diurna, ed è il rischio di surriscaldamento indotto da larghe superfici vetrate, che va a peggiorare le condizioni ambientali e i consumi per il condizionamento.

Il grafico mostra quale è la quantità di energia consumato in un tipico edificio per uffici durante un assolato giorno estivo. Sull’asse orizzontale sono riportate le ore (l'intero arco della giornata), mentre su quello verticale i consumi energetici. La maggior richiesta energetica si verifica generalmente durante gli assolati pomeriggi estivi, quando il sistema di condizionamento dell'aria lavora al massimo delle sue capacità.


Per scaricare il Documento devi essere loggato!



Viale Elvezia, 12 - 20154 Milano
Tel. +39 02 266.265.1
Fax +39 02 266.265.50
P.IVA 11494010157

Social CTI

Seguici!

Twitter LinkedIn

Disclaimer - Privacy