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Aspetti innovativi nella gestione di un acquedotto: il caso di Brescia

Pubblicazione


Autore: L. Gavi, G. Bissolati, A. Scirea

Collana: AA - 1991 Gardone Riviera - Valore dell'acqua: sprechi, uso razionale, tecnologie

Note:
Il panorama degli acquedotti italiani che si può ricavare dalla lettura della stampa quotidiana risulta abbastanza disastrato; nelle aree industrializzate e ad agricoltura intensiva si sovrappongono problemi qualitativi vieppiù disparati, mentre nel Centro Sud si rinnovano situazioni di carenza quantitativa non sempre legate all'andamento sfavorevole della piovosità, che peraltro ha condizionato pesantemente la situazione idropotabile degli ultimi anni.

Anche le deroghe ad alcuni limiti del D.P.R. 236, che pur rappresenta un caposaldo fondamentale dal punto di vista tecnico, hanno innescato polemiche relative alla presunta "potabilizzazione dell'acqua per decreto".

Tutto questo rientra nella logica generale dell'informazione non specializzata, che, nel segnalare prevalentemente situazioni negative, induce ad immaginare un quadro generale non rispondente alla realtà delle questioni.

La presente memoria si propone di contribuire alla valorizzazione di un'immagine più obiettiva di una situazione per certi aspetti preoccupante, ma nel complesso positiva, quale quella dell'acquedotto di Brescia, che sicuramente non rappresenta un'eccezione nel panorama italiano delle municipalizzate e dei medio grandi acquedotti.

Oltre ad una descrizione sommaria delle innovazioni tecnologiche, saranno indicate le motivazioni e le scelte di indirizzo operativo degli ultimi anni, che hanno consentito di fronteggiare e risolvere i gravi problemi tecnico - economici sorti alla fine degli anni 70.


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