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Analisi preliminare per l'applicazione della fluorescenza X al monitoraggio dei metalli in tracce nelle emissioni liquide industriali

Pubblicazione


Autore: R. Remetti

Collana: AA - 1991 Gardone Riviera - Valore dell'acqua: sprechi, uso razionale, tecnologie

Note:
Negli ultimi decenni, la necessità di inquadrare i problemi dell'inquinamento ambientale in una visione strategica è diventata un'esigenza sempre più sentita dalla ricerca scientifica, che ha iniziato a trattare il problema con i metodi dell'analisi dei sistemi complessi. Questa situazione è stata una logica conseguenza del passaggio da una realtà industriale ad una postindustriale, ovvero del passaggio da modelli macroeconomici del tipo pianeta inesauribile, ad altri quali pianificazione dell'ambiente e delle risorse. Tali modelli considerano beni come l'acqua e l'aria non più come gratuiti e teorizzano la necessità di inserire i problemi economici in una strategia di bilancio delle materie prime che preveda il riciclo dei residui dei processi industriali non solo per motivi di carattere economico ma anche per la protezione dell'ambiente. In quest’ottica sono state elaborate diverse metodologie per l'analisi integrata dei fenomeni economici ed ambientali, quali ad esempio i Modelli di Bilancio Materiali.
Elementi comuni di queste teorie sono sia l'affrontare l'ambiente come sistema descritto contemporaneamente da variabili economiche (produzione, consumi, investimenti e occupazione) e da parametri ambientali (concentrazione delle sostanze inquinanti, meccanismi di trasporto e diffusione) che l'adozione di metodologie statistiche, sofisticate (analisi multivariata dei dati, tecniche di "pattern recognition").

Partendo dalla considerazione di come l'Ambienta non sia né statico né immutabile, bensì il risultato di equilibri dinamici raggiunti in un considerevole numero di anni, e di come azioni antropiche possano velocemente alterare le interazioni ed i sinergismi tra i diversi sottosistemi ambientali (catene trofiche, catene alimentari, vie critiche verso la biosfera) si identifica facilmente che un qualunque sistema di Salvaguardia Ambientale, per una sua effettiva validità, dovrebbe fornire informazioni quanto più tempestive possibile. In altri termini, alla base dei modelli sopra menzionata, deve esistere una rete automatica di monitoraggio capace di fornire in tempo reale dati sulla qualità ambientale.

Per quanto riguarda la qualità dell'acqua, tale rete di monitoraggio, per fornire un valido input ai sistema integrati di Salvaguardia Ambientale, dovrebbe fornire informazioni non soltanto su parametri fisico-chimici generali (pH, conducibilità elettrica, etc ... ) ma soprattutto dovrebbe essere in grado di misurare automaticamente ed in tempo reale (monitorare) le concentrazioni di determinate sostanze inquinanti. Una delle forme più gravi di inquinamento delle acque è quella dovuta ad elementi chimici in tracce quali piombo, cromo e cadmio. L'estrema pericolosità di tali elementi (non solo tossici ma capaci di indurre effetti mutageni e genetici) ha innescato una serie di studi, sia a livello di organizzazioni sovranazionali quali il WHO (Worid Health Organization) che nazionali quali l'ISS (Istituto Superiore di Sanità) che consentono di prevedere per i prossimi anni un aumento dell'interesse nei confronti di queste sostanze, al quale il Legislatore non potrà certo restare indifferente.
In base a queste considerazioni è stata condotta una analisi preliminare per il monitoraggio automatico delle emissioni liquide contenenti metalli in tracce, di cui il presente lavoro riferisce alcuni degli aspetti principali.


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