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Autore: G. Trebbi, C. Palumbo

Collana: AA - 1996 Milano - Effetto serra: tecnologia e legislazione

Note:
Se si prescinde dal ricorso all'energia nucleare, l'utilizzo di biomasse vegetali per la produzione di energia elettrica è il sistema più efficace per la riduzione delle emissioni di CO2. Consente, infatti, di chiudere il ciclo della biomassa con un bilancio nullo di anidride carbonica, in quanto, la C02 prodotta nel processo di generazione di energia viene riutilizzata dalla vegetazione in fase di crescita.

Lo sfruttamento energetico delle biomasse vegetali consente inoltre l'instaurazione di un processo produttivo che offre dei vantaggi collaterali, quali il recupero di aree agricole non utilizzate o non più interessanti per produzioni alimentari e la creazione di posti di lavoro correlati sia agli impianti di produzione di energia, sia alla coltivazione, al trattamento ed al trasporto della biomassa.

L'ENEL ha dato vita ad una azienda per la coltivazione e lo sfruttamento di biomasse a scopo energetico ed il loro utilizzo in un impianto di gassificazione a cielo combinato per la produzione di energia elettrica della potenza di 12 MWe. L'energia elettrica prodotta viene immessa nella rete nazionale. L'iniziativa è collegata ad un programma di ricerca comunitario.

Oltre a ciò, I' ENEL sta portando avanti le ricerche sulla produzione di bio-olio mediante pirolisi e sulla utilizzabilità del combustibile prodotto. Questa attività è volta ad offrire una serie di informazioni, utili soprattutto agli Enti Locali per un utilizzo energetico efficiente di questa tecnologia.

L'ANSALDO, forte della notevole esperienza maturata nel settore della produzione di energia da biomasse dalla sua controllata Danese ANSALDO - VOLUND, ha sviluppato e commercializza in tutto il mondo impianti di cogenerazione alimentati a biomasse quali legno, paglia ed altri residui agro-forestali.

I recenti sviluppi nel campo delle tecnologie di piccola e media taglia ad alto rendimento energetico comprendono la gassificazione a letto fisso ed i motori a combustione esterna basati sul ciclo di Stirling.

Sia per queste tecnologie che per quelle più tradizionali con ciclo a vapore sono in corso attività di studio finalizzate ad estendere il loro campo di applicazione ad un numero sempre maggiore di biomasse, con particolare attenzione per quelle tipiche delle aree mediterranee, inclusi i residui delle produzioni vinicole ed olearie, gli scarti dell'industria agro-alimentare e le potature dei frutteti.