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Il teleriscaldamento nella città di Brescia: problemi di esercizio, gestione, utenze, costi e ricavi

Pubblicazione


Autore: R. Capra

Collana: AA - 1994 Lugano - L. Chiappa - Cogenerazione, Teleriscaldamento, Termoutilizzo Rifiuti

Note:
La città di Brescia, che già distribuiva in città fra l'altro elettricità e gas, a cavallo dei 1970 stese i programmi dei suddetti vettori energetici per i prossimi 25 anni sia per quanto riguarda l'approvvigionamento e la produzione che per la distribuzione in Città e, per il gas, nell'hinterland.

Nel corso di tale studio, risultò opportuno esaminare dapprima e progettare dopo, la distribuzione di calore a mezzo di una rete (teleriscaldamento) per uso di riscaldamento ambientale e di acqua calda, prodotti con cogenerazione di elettricità e calore.

Il progetto continuò con una più forte spinta dopo la prima crisi petrolifera dell'ottobre 1973. Alla verifica del 1993, tale volumetria, che ha finora superato ormai i 25 milioni di metri cubi, è stata portata a oltre 30.
Fu necessario procedere fin dall'inizio ad offrire l'allacciamento sia agli impianti alimentati a gasolio che a gas metano oltre che naturalmente ai nuovi edifici o ai ristrutturati.
Una delle condizioni rivelatisi molto efficace ai fini della velocità di acquisizione delle utenze è stata l'assunzione integrale delle incombenze di trasformazione delle esistenti sottocentrali. Il rapporto costi e ricavi è positivo da parecchi anni.


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