Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: F. Peron, R. Chiesa, M. Strada

Collana: CA - 53 - Firenze 1998

Note:
Ben noti oramai da vari anni sono i danni provocati dagli agenti inquinanti presenti nell'atmosfera sulle opere d'arte sistemate all'aperto. Più recente è invece la presa di coscienza della necessità di salvaguardare dalla loro azione anche le opere e gli oggetti esposti all'interno di edifici quali musei, chiese, palazzi gentilizi, etc. L'involucro edilizio ha costituito infatti in genere un filtro nei confronti dell'aria esterna in grado di garantire un microclima all'interno degli ambienti con una qualità dell'aria accettabile dal punto di vista della conservazione dei beni di interesse storico-artistico. A causa però del notevole aumento delle concentrazioni di specie chimiche aggressive nell'aria delle nostre città questa azione di filtro in molte situazioni non è più sufficiente. Ricercatori e curatori si stanno impegnando per conoscere lo stato di fatto, individuare le azioni dei diversi inquinanti, trovare i possibili rimedi e definire una strategia per la conservazione. Un contributo a questi studi è stato dato da una campagna di misure della qualità dell'aria all'interno di istituzioni italiane sede di esposizione, svolta durante il 1995 e il 1996 su iniziativa dei Comitato Termotecnico Italiano e nel cui ambito gli autori hanno analizzato il grado di aggressività dell'ambiente interno di alcuni luoghi espositivi nelle città di Padova e Venezia. Vengono qui riportati la metodologia utilizzata nella ricerca e i risultati dell'indagine.