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Un esempio di impianto pubblico. Il termoutilizzatore di Brescia

Pubblicazione


Autore: M. Bonomo

Collana: BT - 08 - Mag 99 - Utilizzazione termica dei rifiuti

Note:
Il 21 marzo 1998, a 2 anni e mezzo dall'apertura del cantiere per la costruzione, il termoutilizzatore di Brescia (2x88,3 MWt - 2 x 23 t/h di rifiuti) ha effettuato la prima combustione di rifiuti.

Al 30.04.99 sono state utilizzate 304.000 t di rifiuti, con una produzione netta di 208 GWh di energia elettrica e 211 GWh di calore per la rete di teleriscaldamento, con un risparmio di oltre 70.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) - v. tab. n. 1.

A regime, l'impianto fornirà alla città di Brescia circa 200 GWh/a di energia elettrica e 350 GWh/a di energia termica per la rete di teleriscaldamento, pari a circa un quarto del fabbisogno rispettivamente di energia elettrica e termica della città (200.000 abitanti).

La realizzazione dell'impianto, che consentirà la sostanziale sostituzione della discarica quale sistema di smaltimento dei rifiuti non trattati, è avvenuta nell'ambito dello sviluppo di un nuovo "Sistema Integrato" di gestione dei rifiuti, attuato con un ampio coinvolgimento dei cittadini.

Obiettivo è il massimo recupero dei rifiuti, sia per quanto riguarda i materiali (con obiettivo di raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio pari al 36%) che l'energia (con sostituzione di oltre 80.000 tep di energia non rinnovabile).

Nel progetto, primaria attenzione è stata posta alla protezione ambientale all'efficienza del recupero energetico, sia elettrico che termico.

Particolare cura è stata posta anche all'inserimento architettonico e paesistico nel contesto urbano, al contenimento degli scarichi liquidi.


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