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Autore: L.Fontana, A.Quintino

Collana: CA - 64 - L'Aquila 2009

Note:
La metodologia corrente per il controllo della contaminazione aeraulica, in particolare negli ambienti ospedalieri, ricorre alla pressurizzazione differenziale ottenuta mediante impianti di ventilazione meccanica. Le differenze di pressione, dell’ordine di poche decine di Pa, ottenute prevedendo portate diverse dell’aria mandata e ripresa, sussistono peraltro solo quando le porte di collegamento fra i diversi ambienti sono chiuse. Quando queste vengono manovrate, già per piccolissime frazioni di apertura la differenza di pressione si riduce a valori piccolissimi, sufficienti peraltro ad assicurare il passaggio dello sbilanciamento di portate, con velocità dell’ordine di qualche cm/sec e correlati valori di energia cinetica e quantità di moto. In tali condizioni, l’energia cinetica indotta dalla manovra della porta può soverchiare quella del flusso indotto dallo sbilanciamento di portate e provocare un rimescolamentodell’aria presente nei due ambienti, riducendo o vanificando l’azione di controllo dell’inquinamento. Il presente lavoro studia sperimentalmente tale fenomeno su di un modello in scala, 1/10, usando come fluido soluzioni acquose. Di seguito sono presentati i risultati di una prima serie di misure sull’effetto dell’apertura e chiusura della porta in assenza di sbilanciamento di portate. Si fornisce una stima dei fenomeni di rimescolamento ottenuti sia tramite la misura delle variazioni della concentrazione del soluto, sia attraverso la visualizzazione del campo fluidodinamico, mediante tecnica PIV.
La realizzazione del modello è stata preceduta da una indagine sperimentale, statistica, della legge del moto della porta durante la sua manovra, e dalla discussione dei criteri di similitudine, ricondotti essenzialmente alla conservazione dei rapporti fra le energie cinetiche dell’unità di massa collegate rispettivamente al moto della porta ed a quello indotto dallo sbilanciamento di portate.
PREMESSA