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Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

CONTROLLO DELLA BIOCONTAMINAZIONE IN AMBITO OSPEDALIERO PER MEZZO DI UV-C E FILTRI HEPA

Pubblicazione


Autore: D. D’Alessandro, A. D’Orazio, F. Salata, M. Fabiani

Collana: CA - 64 - L'Aquila 2009

Note:
In ambiente ospedaliero, in particolare nelle sale operatorie, in rianimazione, nei reparti immunodepressi, etc., è essenzialeche la qualità dell’aria, con riferimento al contenuto di particellato, che può presentarsi anche come biologicamente attivo, sia di livello molto elevato. In generale il controllo della qualità si realizza immettendo nell’ambiente notevoli portate di aria,prelevata totalmente dall’esterno, sottoposta a più stadi di filtrazione, due o tre, l’ultimo dei quali collocato immediatamente a monte dell’ingresso in ambiente. A difesa del paziente, e degli operatori, normative nazionali e internazionali impongonovincoli stringenti relativi alla presenza di particellato inerte e biologicamente attivo.
Da tempo è noto il carattere germicida delle radiazioni UV-C, in particolare di lunghezza d’onda pari a circa 254 nm, che danneggerebbero irreversibilmente il DNA della maggior parte dei microorganismi, inibendone le capacità riproduttive. Ildanneggiamento aumenta con la dose di radiazione incidente, cioè il prodotto tra potenza incidente e tempo di irraggiamentodel microorganismo. Generalmente, quando si irradia l’aria da immettere in ambiente, le lampade germicide vengono installatein modo che la potenza radiante colpisca le particelle, aerotrasportate dalla corrente nelle canalizzazioni, prima dell’ingresso inambiente. La dose incidente sul particellato, anche per potenze elevate, risulta bassa, poiché il tempo di esposizione è quasisempre ridotto, come evidenziato in precedenti lavori sperimentali.
In questo lavoro vengono presentati alcuni risultati sperimentali relativi alle prestazioni di lampade germicide irradiantidirettamente la superficie di filtri HEPA. Le misure effettuate permettono di affermare che, nelle condizioni indagate, l’irraggiamento sul filtro comporta una significativa riduzione della carica biologica, molto maggiore di quella fornita dal filtronon irradiato. Le perdite di carico attraverso il filtro irraggiato aumentano nel tempo più lentamente e il valore di raddoppio (rispetto al filtro nuovo), potrebbe verificarsi in un tempo pressoché quadruplo rispetto al caso di filtro non irraggiato.


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