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Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Sfruttamento di calore a bassa entalpia da depositi salini: il caso studio di Scanzano Jonico (MT)

Pubblicazione


Autore: F. Gugliermetti, A.C. Violante

Collana: CA - 63 - Palermo 2008

Note:
Questo lavoro esamina il deposito salino di Scanzano Jonico (MT), per il quale viene proposta e sviluppata un’ipotesi di utilizzazione diretta del calore, per il riscaldamento di serre. I depositi salini sono caratterizzati da valori di conducibilità termica molto più alti rispetto a quelli tipici di altre rocce e possono convogliare verso la superficie terrestre, il calore proveniente anche da zone molto profonde. Il deposito sito a circa 700 m di profondità, testimonia l'assenza di circolazione di acque sotterranee che ne avrebbero causato la progressiva dissoluzione. E' possibile stimare una temperatura di circa 40°C all’interno del duomo salino superficiale. Il calore estratto dal pozzo di produzione, attraverso una miscela di idrocarburi, viene inviato ad uno scambiatore di calore che provvede a fornire l’acqua calda, ad un circuito di distribuzione primario, da cui viene spillato il fluido destinato al riscaldamento dei bancali delle serre. Questa soluzione è in grado di soddisfare al fabbisogno energetico delle serre, garantendo un ritorno molto rapido dell’investimento effettuato e una significativa riduzione di gas serra in atmosfera.


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