Convegni ATI - Accesso riservato soci CTI

Autore: F. Cumo, G. Guidi

Collana: CA - 60 - Roma 2005

Note:
La maggior parte dei metodi attualmente adoperati per la valutazione dello stress da calore è generalmente basata sull’utilizzo di parametri metereologici e/o microclimatici (quali temperature medie, umidità specifiche e relative, valori di irraggiamento direzionali) che non tengono nel dovuto conto il peso delle funzioni metaboliche individuali. Anche nei più recenti indici proposti, in grado di
misurare lo stress ambientale, non sempre sono presi in esame i parametri fisiologico-metabolici, quali ad esempio la temperatura corporea e la frequenza cardiaca, indicative della reazione del corpo dell’operatore all’esposizione al calore. Inoltre molti di questi indici non sono applicabili al caso di operatori che indossano dispositivi di protezione individuali. Occorre pertanto giungere alla definizione di un indice di confort fisiologico che contempli parametri atti a valutare lo stress subito
dai sistemi termoregolatori e cardiovascolari dei lavoratori e che possa essere riferibile alle più svariate situazioni che possono prospettarsi nelle varie realtà lavorative, comprese quelle che comportano l’utilizzo dell’uomo in ambienti ostili, richiedenti adeguati dispositivi di protezione individuale.