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Autore: G. Tomassetti
Collana: 2003, numero 02
Note:
Sono ben noti i vantaggi attesi dalla generazione distribuita: maggiore efficienza energetica se associata al recupero del calore altrimenti disperso (cogenerazione), minori perdite nella rete elettrica, sistema più flessibile con minori rischi di black-out, minori interessi in corso d'opera rispetto al teleriscaldamento. Ugualmente noti sono gli ostacoli, i principali dei quali sono: le barriere burocratico-istituzionali, la necessità di competenze tecniche specifiche da parte degli utenti, i maggiori costi di impianto. In Italia, quale risultato di questi contrasti, si ha da una parte il mondo industriale, che già nel 1979 autoproduceva circa 34TWh di elettricità, dall'altra il fallimento del tentativo di introdurre la cogenerazione nel settore residenziale nei primi anni Ottanta e il fatto che le applicazioni nel settore terziario non siano mai decollate con i grandi numeri. Nel seguito dell'articolo ci si limiterà a trattare le applicazioni per potenze ridotte, tipicamente inferiori ai 100kW, perchè per queste taglie le barriere alla diffusione sono in Italia particolarmente marcate.
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