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EDIFICI TRIPLA A

“Il problema del risparmio energetico diventa fondamentale per gli edifici del futuro”.
Così recita l’occhiello di un articolo, siglato v.d.c., pubblicato sull’inserto di Repubblica Affari & Finanza” del 7 giugno.
L’articolo che ha per titolo “E il mattone ha scoperto la classe A”, affronta il problema della certificazione energetica degli edifici sostenendo che “le amministrazioni locali, gli investitori e gli imprenditori” stanno puntando sulla classe A.
In particolare, il giornalista riferisce che “Una delle prime città italiane ad intraprendere questa strada è stata Milano che però, rispetto ad altre capitali europee, ha attualmente meno della metà degli edifici di classe A”.
A Milano, infatti “esistono complessivamente solo 168mila mq di uffici di classe A, di cui 6.768 nel centro storico”. Il redattore cita il parere di alcuni esperti (non nominati) secondo i quali “gli edifici di nuova generazione costano circa il 10% in più a metro quadrato a parità di location, design, verde e servizi e non tutti i clienti sembrano disposti a pagare questo superiore costo per avere un ufficio più efficiente dal punto di vista energetico”.
L’articolo prosegue citando un iniziativa del Gruppo Gallotti, presieduto da Luigi Marchesini, che “lancia a Milano un nuovo concept progettuale per uffici legato alla sostenibilità urbana: tripla A, così denominato, indica edifici di grado A, classe energetica A, massima qualità dell’ambiente e costruzione antisismica. Le nuove strutture si chiamano Perseo e Auros e sono state realizzate una nell’area della Fiera di Milano, dove si terrà l’Expo 2015, e l’altra vicino alla stazione di Lambrate”. E più avanti: “La tripla A è un sigillo che sta a significare costi di gestione ridotti del 50% rispetto a un immobile tradizionale grazie a un consumo di energia per il riscaldamento dimezzato e a emissione zero nell’atmosfera”.